All'età di 12 anni inizia i suoi studi presso il Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze, intraprendendo lo studio del clarinetto classico col M° Marzà. In breve tempo entra nell'ensemble dell'Orchestra Giovanile del Conservatorio esibendosi per alcuni anni. Successivamente viene inserito anche nell'organico dell'orchestra del Conservatorio.

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Grazie all'amicizia col M° Tolmino Marianini, in giovane età scopre la musica jazz, innamorandosi follemente delle sonorità, del fascino artistico e della forza comunicativa di questo genere musicale.

Decide, quindi, di intraprendere una formazione mirata iniziando un percorso di studi con musicisti affermati. Il primo passo riguarda lo strumento ed il fraseggio jazz, dove inizia la sua formazione con:

Marco Bini, Mirko Guerrini, Greg Badolato e Barend Middelhof. Successivamente intraprende gli studi del jazz attraverso i corsi Berklee College of Music, grazie ai quali riceve una didattica strumentale, teorica/armonica, d'interpretazione e di musica d'insieme jazz, Big Band.

Grazie agli studi conseguiti, riesce ad accedere e partecipare attivamente ad importanti masteclass tenute da interpreti prestigiosi della scena mondiale del jazz:

Bob Mintzer, Scott Hemilton, Don Byron, Terence Blanchard, Emanuele Cisi, Stefano Bollani e molti altri.

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All'età di 20 anni, contemporaneamente agli studi di formazione jazz, vince numerose audizioni come session man - polistrumentista per Big Band ed inizia una serie di concerti e tour in Europa insieme a svariate Orchestre Jazz.

Dopo due anni di concerti, avvia una collaborazione con musicisti sudamericani formando un quintetto jazz (tromba, sax tenore, piano, basso, batteria), esibendosi su un repertorio di afro-cuban jazz, latin jazz brasiliano, il tutto con una grande tendenza alla tradizione jazzistica.

Grazie a questa bellissima esperienza professionale, in tour nelle principali città europee e nell' est Europa, ha la possibilità di migliorare la sua formazione e preparazione da solista, aggiungendo alla sua espressione musicale una certa confidenza sugli stilemi sopracitati.

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Rientrato in Italia, incomincia l'attività di docente di sax e clarinetto jazz parallelamente a quella di concertista. Oltre a lavorare sulla formazione dello strumento, tecniche di improvvisazione jazz e teoria musicale, viene chiamato per svolgere corsi di musica d'insieme ad indirizzo classico, bandistico e big band.

 

Negli anni è presente all'interno di numerose programmazioni concertistiche, nei cartelloni di rassegne e festival Jazz, concerti nei teatri, eventi privati e viene scelto dalla direzione artistica di numerosi jazz club di molte città europee. È invitato da tante realtà come guest all'interno di formazioni jazz, in qualità ospite solista nelle big band o all'interno di progetti originali.

 

Inizia a lavorare e realizza progetti personali come:

“Revisiting Duke” in tributo a Duke Ellington, dove i più famosi standard del grande pianista vengono rivisitati con stili e sonorità molto personali;

“Feeling Bossa Nova” in hammond trio, con il quale presenta brani tipici del repertorio brasiliano e standard jazz riletti in versione latin;

“Saxophone Tribute”, in omaggio alla figura del sassofonista come compositore ed esecutore;

“To Sonny” tributo all'iconico sassofonista Sonny Rollins;

“I Love Dexter” in ricordo all'indimenticabile Dexter Gordon.

 

Nell'arco della sua carriera ha condiviso il palco al fianco di vari jazzisti blasonati, come: Eric Reed, Scott Hemilton, Adam Pache, Fabrizio Bosso, Max Ionata, Francesco Cafiso, Amedeo Ariano, Michele Papadia e molti altri. Viene ingaggiato e collabora con alcune band pop - rock e cantautori, per arrangiare, comporre e registrare alcuni brani dei loro album.

 

Il 2019 segnerà l'anno delle novità: esce il suo primo lavoro discografico dal titolo FIRST STEPS, album contenente 10 nuove composizioni originali a sua firma, da lui arrangiate, disco nel quale ricopre il ruolo di bandleader. La sezione ritmica che lo accompagna è formata da tre brillanti musicisti:

Andrea Pellegrini (piano), Bernardo Sacconi (contrabbasso e basso) e Piero Borri (batteria).

Questo lavoro discografico riscuote molto successo di pubblico e di stampa, grazie al quale Francesco Schina rilascia interviste radiofoniche ed in podcast, altre che ricevere bellissime parole attraverso numerose recensioni da parte di giornalisti e critici musicali molto quotatati nel panorama nazionale. Oltre a ciò la gratificazione da parte di JAZZ WORLD QUEST che nomina First Steps tra gli album più interessanti del 2019.

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Nel 2020 lavora per la realizzazione di un secondo album, ma tutto il mondo viene bloccato per motivi contingenti legati alla pandemia, però riesce comunque a registrare il singolo When I Look Into Your Eyes, brano che farà parte del progetto intitolato "Hotel Room In Paris".

A causa dei tanti mesi di stop forzato, intraprende anche un progetto di musica elettronica, "Chill Lounge Vol.1", dove lo vede coinvolto come compositore, arrangiatore, musicista e tecnico del suono, proponendo brani originali e mescolando l'elettronica dei virtual instruments, con le registrazioni di strumenti acustici e voci.